Invece
sta vendendo ventagli, questo è il suo passatempo imposto per tutta
quella giornata di sole a picco sul mare di Squillace. Ti lascia
senza parole, l'istinto ti matura in viso la consueta smorfia che
opponi a chi non dovrebbe chiederti elemosina, perché nelle tue
aspettative di cittadino civile dovrebbe provvedere lo stato sociale
ad evitare che te lo chieda. Eppure ti rendi conto che in questo
caso, più che mai, quel tuo gesto è immediato quanto vuoto. Meglio
fa tua moglie, che quantomeno gli offre chicchi d'uva, che lui non si
fa pregare di accettare, ringraziando.
Se
ne va via assaporandoli, riprendendo il suo incedere a zig zag tra
gli ombrelloni, quasi da scheggia impazzita.
Riappare
nel pomeriggio, sul bagnasciuga, mentre tu tuo figlio e i suoi cugini
state giocando con la palla. Stavolta ha in mano degli accendigas,
mentre il volto più sorridente del mattino sembrerebbe in procinto
di dirti “eccomi, gioco anch'io”. Invece ai piedi ha sandali
chiusi, stenta nel riprendere la sua strada sulla sabbia; da
imbonitore forzato stenta a fare una proposta senza convinzione ad
uno degli ombrelloni nei paraggi.
Non
è solo, stavolta: tra le file dei villeggianti si accoda una
bambina, probabilmente sua sorella, nella cui mano appaiono i
ventagli della mattina. Poco più avanti c'è un adulto, penso il
padre, con altre minutaglie in mano. Il passo è spedito, segnale
inconscio che va a finire una giornata che magari non è andata male,
come vendite; sembra una sereno menage familiare, eppure quella vista
ti lascia ancora muto e sgomento. Vorresti magari che tuo figlio non
vedesse queste scene. Di più: vorresti che nessuno le vedesse, se
non si verificassero. L'istinto ti porta a prendertela mentalmente
con chi fa le veci di quei bimbi, un pensiero superficialmente
succube di una visione che ignora le verosimili attenuanti che a
quegli adulti potrebbero essere concesse da un destino molto più
gravoso della loro volontà.
La
mente appena più lucida corre al ricordo di quel bambino di Petra,
a cui comprasti un amuleto dietro la promessa che il giorno dopo
sarebbe andato a scuola; od a quei profughi che in quest'estate
calabrese tornano di nuovo in brutale attualità.
Brandelli
di pensiero buoni per ravversare il tuo presente, o per render ancora
più effimero il tuo voler 'evadere' dal quotidiano, mentre il
quotidiano di tante gente sulla terra è ancora questa.